Soy escritor, investigador, guionista, profesor de idiomas y muchas cosas más que no caben aquí. También tengo una sección en Espacio en Blanco de RNE. El mundo se divide en dos categorías, los que tienen el revolver cargado, y los que cavan, tú cavas.
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domingo, 30 de septiembre de 2012
IL PENE
Tutti gli uomini abbiamo un pene. E giusto che sia cosí. Eppure sembra difficili abituarsci. Conosco donne, eppure, che ogni volta si sorprendeno della presenza del loro pene. Anche i uomini. Propio come se lo avessero appena scoperto tra le vecchie fatture e non sapessero se conservarlo o no. Ci giocano un po, se lo misurano, oppure gli danno un nomignolo. In passato io chiamavo al mio con diverse nomi; Superiore, Gustavo, Steve McQueen, il signore.
Superiore otteneva sempre quello che voleva, teneva il broncio, una caratteristica che aveva in comune con Steve McQueen. Quest´ultimo si prendeva molto a cuori gli affari de Jonathan. Lo faceva con serietá é coscienza. Nessuno era una gran delussione per le donne.
Ho letto un articolo di una donna che provava uno schifo indicibile; Gli uomini che danno un nome al loro pene sono dei buoni a nulla, scriveva, scopano come conigli, sono infideli, si comportano come porci e, a mo di scuza, alzano la loro lumachinca e dicono che é tutta colpa del piccolo Willie. Chissá forse ha ragione. Má credo che é divertente un pene con nome, con la sua vera personalitá. Io, per essempio, uso novi nome. Si ho visto una splendida nave, lo proclamo che la mia Armada vuole levare le ancore. Se sul giornale leggo che Rajoy ha tenuto un discorso, dico che il mio Rajoy vuole prendere la parola. Sicuramente le done non sono impresionate di fronte di nostri possenti membri, Le donne lo vedono diversamente. Si ridono se gli presentiammo un organo sessuale. Ricordo che la prima volta che ho lo presentanto a societá, le no sapeva bene che cosa fare, ma le volte succesive li ha applauditi. Per noi, il pene é piu importante che per le donne; il modello, la prestazione, la capacitá di accelerazione. Per che? ¡Holy crap!
Sergio Calle Llorens
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